Siamo bombardati tutti i giorni dagli spot delle acque minerali in bottiglia. Quell’etichetta si vanta delle sorgenti altissime dalle quali provengono le proprie acque, quell’altra cerca di distinguersi per il bassissimo contenuto di sodio, e l’altra ancora per le alte proprietà diuretiche. Tutte insieme, si vendono come acque fresche di sorgente, l’una preferita dagli italiani, l’altra dai calciatori, l’altra ancora della miss… ma serve davvero acquistare ogni giorno due o tre bottiglie d’acqua per la propria famiglia? Perché bisogna correre al supermercato a comprare delle pesanti casse d’acqua, quando in realtà possiamo avere tutto quello che ci serve a casa nostra, a portata di mano?

L’inquinamento della plastica: la triste realtà

Perché è importante ridurre l’utilizzo dell’acqua in bottiglia? Semplice: tutta la plastica prodotta dall’uomo è tutt’oggi presente sul nostro pianeta. Non si tratta, infatti, di un materiale biodegradabile. No, una volta prodotto è quasi eterno, e finisce dunque per depositarsi ovunque sulla Terra. Tutti quanti, per esempio, abbiamo ben stampate in mente le immagini del Pacific Trash Vortex, l’immensa isola di plastica, grande più della penisola iberica, che stazione nel nord del Pacifico. Ma per rendersi conto dei danni che la plastica sta facendo all’ambiente marino non serve certo andare nel bel mezzo dell’Oceano: già a largo delle coste italiane, di tanto in tanto, si incontrano delle vere e proprie zuppe di plastica.

Il problema della plastica è sotto agli occhi di tutti: stando ai dati dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, il 91% degli italiani è perfettamente consapevole di tutti i danni che la produzione e il trasporto dell’acqua in bottiglia comportano. Nonostante questo, il 67% della popolazione italiana continua a preferire questa opzione, rendendo il nostro Paese il primo Stato in Europa per quanto riguarda il consumo pro capite di acqua in bottiglia, e il terzo a livello mondiale: peggio di noi, per dire, fanno solamente il Messico e la Thailandia.

L’80% dell’inquinamento del mare, e gran parte di quello terrestre, è costituito proprio dalla plastica, e per questo motivo è fondamentale mettere fine al consumo di acqua in bottiglia. Se non bastasse la protezione dell’ambiente, inoltre, va sottolineato che smettere di acquistare bottiglie di plastica si traduce anche in un vantaggio concreto per il proprio portafoglio.

I vantaggi economici del non comprare l’acqua in bottiglia

Installare dei filtri per l’acqua nella propria casa e smetterla di acquistare ogni settimana due, tre o quattro casse d’acqua significa anche fare del bene al proprio portafoglio. Del resto, la questione è molto semplice: l’acqua in bottiglia arriva a costare più di 1.000 volte rispetto a quella del rubinetto. Stando alle indagini commissionate dall’Unione Europea, usare l’acqua del rubinetto e smettere di acquistare le bottigliette d’acqua significa risparmiare in totale 600 milioni di euro all’anno.

A livello dei singoli nuclei familiari, installare nella propria abitazione un filtro per auto-produrre dell’acqua da bere si traduce dunque in un notevole risparmio: ogni anno, in media, ogni famiglia spende dai 300 ai 700 euro per l’acqua in bottiglia, senza pensare al fatto che il rubinetto della cucina può dispensare dell’acqua parimenti buona e salutare con un notevole risparmio, senza inquinamento di alcun tipo e senza la necessità di rivolgersi continuamente al supermercato!

Il filtri per l’acqua Profine

Per tagliare l’inquinamento delle bottiglie di plastica e per risparmiare, però, è necessario poter contare sull’erogazione di un’acqua buona e salubre dal proprio rubinetto. Gli italiani, infatti, non comprano l’acqua in bottiglia perché amano spendere, no, lo fanno perché quella del rubinetto non è sempre perfetta.

Ecco dunque che la soluzione più intelligente è quella di installare degli appositi filtri sotto il proprio rubinetto, per avere dell’acqua pura e buona in casa. Nella maggior parte dei casi, però, si ha a che fare con dei dispositivi lenti, rumorosi, difficili da installare, che scoraggiano anche i più convinti. Cercando sul mercato abbiamo invece individuato dei dispositivi per migliorare l’acqua del rubinetto per bere e per cucinare facili da installare, veloci, poco ingombranti e assolutamente silenziosi: parliamo dei dispositivi di filttraggio Profine, disegnati dal designer Odo Fioravanti.

Nella fattispecie, oggi vogliamo parlarti di due soluzioni per depurare l’acqua della tua casa. Il filtro Uno, facilissimo da montare – basta svitare il tubo dell’acqua sotto il rubinetto, avvitare Uno e ri-avvitare il tubo – permette di depurare l’acqua eliminando tutti i batteri, grazie a un sistema di microfiltrazione da 0,5 micron, al quale si aggiunge l’azione degli ioni di argento. Il risultato è un’acqua pulita, senza odori o sapori indesiderati, senza batteri, e comunque ricca di minerali.

E se si desiderasse dell’acqua leggera e libera da inquinanti? In questo caso proponiamo il sistema Zero, che è in grado di rendere l’acqua leggera senza utilizzare elettricità, senza far rumore, e in modo estremamente veloce: questo particolare dispositivo da installare sotto il lavello produce infatti 3 litri di acqua al minuto!

Per avere più informazioni, consulta le schede tecniche in allegato dei dispositivi Zero e Uno. E  per fugare ogni dubbio, non esitare a contattarci: siamo pronti a spiegarti tutte le caratteristiche tecniche e tutti i vantaggi, per l’ambiente e per il tuo portafoglio, di questi preziosi filtri per l’acqua!